Il fotografo Marco Pullia per Sabrina Persechino

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Giochi di luce, contrasti, angolazioni particolari: questo quello che occorre per realizzare uno shooting di moda. È esattamente su giochi di luce che Marco Pullia realizza il servizio fotografico con un abito Haute Couture firmato Sabrina Persechino, al cospetto di una luce assolutamente naturale, in una giornata nuvolosa, armato solo della sua Hasselblad H4D, nella piazza di Reggio Emilia, la sua città.

Dopo aver lavorato nel mondo della moda, Marco Pullia si dedica allo Still Life, alla ricerca industriale e al ritratto. Poi la scelta di investire sulle proprie capacità aprendo uno studio privato in cui, oggi, si destreggia in sperimentazioni a tutto tondo con giochi di luce,  contrasti luce/ombra, risultato finale uno stile soave, misterioso che mette in risalto la bellezza delle sue modelle.

Il capo di Sabrina Persechino che Pullia fotografa appartiene alla collezione P/E 2013, “Enigma”, ispirata all’architettura classica e in particolare al disegno e alla cromia dei pavimenti cosmateschi.

In un favoloso color tortora, l’abito, grazie alla gonna plissé, acquista volumi e giochi di trasparenze che combaciano perfettamente con il taglio lineare che lo caratterizza; un mix che rende la mannequin una sorta di nouvelle Venere botticelliana.

La parte superiore dell’abito è quella più audace e sensuale: un’importante scollatura disegna e avvolge il busto dal collo fino al punto vita senza però essere volgare e mantenendo quella grazia e quella femminilità che da sempre risultano essere i must have delle collezioni firmate Sabrina Persechino.

 

di Rosaria Mastroianni

 

Sabrina Persechino “veste” l’AltaModa AltaRoma con l’architettura

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Checché se ne dica la moda è arte. Non creerà sculture o dipinti da ammirare su una parete di un rinomato museo ma capi pregiati che avvolgono in maniera perfetta il corpo della donna, tanto da renderli come una seconda pelle.

Può risultare quasi naturale pensare al fatto che uno stilista affermato o emergente, per la creazione della propria collezione, possa inspirarsi a un pittore, ad un artista.

Ma quando è l’architettura ad essere musa ispiratrice le cose si complicano. Come può essa che è statica, che risponde a delle leggi matematiche e fisiche, trasformarsi in moda e, quindi, in un abito?

Sabrina Persechino è riuscita è fondere le due cose. La sua collezione F/W 2013-2014 ha come fil rouge proprio l’architettura, quella di Roma, la sua città di adozione, e delle maggiori capitali del mondo.

L’architetto/designer Persechino ha creato abiti in perfette linee geometriche con giochi di simmetrie che donano charme all’intera collezione. I volumi sono accentuati grazie alle applicazioni e alle decorazioni create sui capi. I motivi ornamentali e i giochi di trasparenze rendono la collezione sensuale ed accattivante.

Sabrina Persechino porta il mondo dell’architettura non solo nelle sue creazioni ma, anche, nelle pettinature, nel trucco: tutto è stato studiato minutamente e argutamente affinché non tradisca il mood della collezione.

Quello che si vedrà a Luglio sulle passerelle romane di AltaRoma ad opera di Sabrina Persechino è il connubio perfetto, difficile ad immaginarlo, tra architettura e moda. È quel “qualcosa in più” che il mondo della moda aspettava già da un po’ e che, finalmente, è arrivato.

 

 

di Rosaria Mastroianni